Chi non ha mai sentito dire che un gatto nero porta sfortuna? Questa credenza popolare è più antica di quanto si possa pensare e, per smettere di crederci, non c’è niente di meglio che conoscerne la storia e capire quando e dove è nata questa assurda superstizione. Clicca sulle frecce della foto per continuare a lggere e unisciti a noi in questa avventura!
La storia dietro la leggenda
Che i gatti neri siano un segno di sfortuna, lo sappiamo tutti. Per porre fine a questa ingiusta superstizione dobbiamo capire da dove viene e perché.
Ma prima vediamo alcune assurdità legate a questi teneri gattini dal pelo scuro!
Alcune superstizioni sui gatti neri
Ebbene, anche se sembra impossibile peggiorare l'assurdità di dire che un gatto nero porta sfortuna, si sono comunque create storie ancora più stravaganti...
Dai un'occhiata nelle prossime immagini:
Gatti neri verso di te
Sapevi che ci sono persone che credono che se un gatto nero va nella direzione opposta alla tua, si tratta di un segno di sfortuna?
Fonte: © unsplash / Daria ShatovaGatti neri e streghe
È anche comune pensare e dire che un gatto nero è una strega sotto mentite spoglie!
Fonte: © unsplash / Nika BenedictovaGatti neri e venerdì 17
Dicono che se incroci un gatto nero di venerdì 17 avrai 7 anni di sfortuna, altri dicono che è per tutta la vita...
Fonte: © unsplash / Gretchen AuerI gatti neri e la luna piena
Ma la migliore è quella che dice che se ti imbatti in un gatto nero in una notte di luna piena, c'è un'epidemia in arrivo... Fa scappare da ridere!
Fonte: © unsplash / Nadjib BRPhoto by Madalyn Cox
Ovviamente, queste sono credenze sciocche su un animale innocuo, ma si sono perpetuate nel tempo, per generazioni. Ma non è sempre stato così...
Fonte: © unsplash / Madalyn CoxLa leggenda una volta era diversa...
Nell'antica Persia, si credeva che maltrattando un gatto nero, si sarebbe maltrattato uno spirito amico, creato per tenere compagnia all'uomo durante la sua esistenza. Quindi, chiunque abbia fatto del male a un gatto nero avrebbe fatto del male a se stesso!
Fonte: © unsplash / Nathan RileyTornando al medioevo...
Le persone vissute nel Medioevo iniziarono ad associare i gatti agli esseri malvagi a causa delle loro abitudini notturne.
A peggiorare le cose fu anche il colore nero, associato alla magia nera ed all'oscurità. Finirono così per essere associati anche alla stregoneria ed al misticismo.
Ma guardando al Medioevo...
Fonte: © unsplash / Raquel PedrottiCosa è successo nel Medioevo
Nel Medioevo, l'associazione della notte con l'oscurità, la magia nera e il male è legata a diversi fattori culturali, sociali e religiosi dell'epoca, tra cui la superstizione e la paura dell'ignoto, le credenze religiose ed il controllo della chiesa, oltre alle condizioni di vita, la letteratura ed il folklore.
Il Medioevo era un periodo in cui le persone avevano meno conoscenze scientifiche e comprensione dei fenomeni naturali.
La mancanza di un'adeguata illuminazione nelle strade e nelle case rendeva la notte un periodo di maggiore insicurezza. Il buio della notte era poi visto come un momento in cui creature soprannaturali potevano apparire e rappresentare un pericolo. Per non parlare dei pericoli reali, come rapine e aggressioni che erano più comuni durante le notti ed i periodi d'oscurità. Tutto ciò ha contribuito all'associazione negativa della notte.
Allo stesso tempo, la religione ha svolto un ruolo chiave nella vita medievale, in particolare il cristianesimo. Nella teologia cristiana del tempo, la notte era associata alle tenebre spirituali, alla tentazione del peccato ed al dominio del diavolo. La Chiesa cattolica esercitava un grande potere e cercava di controllare e condannare pratiche considerate eretiche, come la magia e la stregoneria. Streghe e stregoni, spesso associati alla magia nera, erano visti come servitori del male che operavano durante la notte, momento maturo per queste attività "diaboliche". Questo rafforzà negli anni questa associazione negativa.
Le storie popolari e le leggende tramandate oralmente spesso raffiguravano creature mitiche ed eventi oscuri che si svolgevano durante la notte. Queste narrazioni alimentavano la percezione negativa del periodo notturno.
Quindi, al giorno d'oggi, possiamo capire che l'associazione della notte con i gatti neri non era altro che una mancanza di conoscenza.
Fonte: © unsplash / Ben MollLetteratura, storie popolari...
Oltre alle cronache legate al Medioevo, queste credenze persistettero e finirono per entrare a far parte della cultura, raccontate nei libri, nelle storie per bambini, nei film... Tutto ciò ha contribuito ad associare i gatti in generale, ma soprattutto i gatti neri con streghe e maghe.
Fonte: © unsplash / Max NedorezovAl giorno d'oggi...
Purtroppo ci sono ancora troppe persone che credono che i gatti neri siano sinonimo di cattivi presagi. Non solo, ci sono ancora persone che li usano per riti e persino sacrifici.
Al punto che le ONG per la protezione degli animali non offrono gatti neri in donazione, nei giorni precedenti a venerdì 17.
Fonte: © unsplash / Humberto ArellanoAltre campagne...
Oltre a prendersi cura delle donazioni intorno a queste date, molte campagne chiedono che i tutori del gatto nero si prendano molta cura di loro alla vigilia dei venerdì 17, impedendo così che vengano rubati per scopi irrazionali.
Fonte: © unsplash / Ghana Shyam Khadkai cuccioli respinti
Lo sapevi che in una cucciolata, il cucciolo nero di solito è l'ultimo ad essere adottato e che a volte non trova nemmeno casa?
Fonte: © unsplash / Robert LarssonE se ne trovi una coppia?
Scherzi a parte, c'è chi crede che se trovi due gatti neri porti una doppia sfortuna o sfortuna per due vite!
Fonte: © unsplash / Andréas BRUNLasciamoci alle spalle queste sciocchezze?
Siamo nel 21esimo secolo, già capiamo che la notte non è cattiva, che le streghe e maghe non vanno in giro a mangiare i bambini, ... non è ora di smettere di credere che i gatti neri portano sfortuna?
Per fortuna, non tutte le civiltà credono che...
Fonte: © unsplash / Andréas BRUNGatti neri in Egitto
Gli egizi adoravano Bastet, una dea rappresentata da una donna con la testa di gatto, sempre rappresentata in nero.
Fonte: © Pixabay / Katzenfee50In Irlanda e in Inghilterra...
Questi due paesi guardano con favore ai gatti neri, e anche regalare un gatto nero agli sposi novelli porta fortuna al loro matrimonio.
Fonte: © unsplash / Andreea PopaIl gatto nero in Giappone
Un altro paese che venera i gatti neri è il Giappone, in cui li troviamo nelle statue di Maneki Neko in nero; qui sono noti per portare fortuna!
Fonte: © unsplash / Anna YablonskayaAl tempo delle grandi navigazioni
A quel tempo, le navi portavano i gatti neri a cacciare i topi nelle stive. Sapevi che sono noti per essere ottimi cacciatori?
Da qui la convinzione che i gatti neri portassero fortuna ai marinai e alle loro navi, dopotutto una volta liberate dai topi, erano libere da molte malattie!
A proposito dell'umano...
Gli esseri umani non riescono ad ammettere che le atrocità del mondo sono fatte da loro stessi e mettono chiunque come capro espiatorio per giustificare la propria ignoranza e nascondere le proprie responsabilità.
Come potrebbe un animale così bello essere sulla Terra per fare del male a qualcuno? Se possibile contribuiamo a cambiare la mentalità del mondo. Per farlo, niente di meglio di queste belle foto di gatti neri per farci divertire!
Fonte: © unsplash / Ben GriffithsFascino puro
Difficile trovare una creatura più affascinante di un gatto che si diverte così tanto! Riesci a resistervi?
Fonte: © unsplash / Ricardo AvelarVersione occhi verdi
Lo preferisci quando gli occhi sono gialli o verdi?
Fonte: © unsplash / Simion Andreea-MarinaNon gli fareste una coccola?
Se vedeste un gattino sdraiato così, in questa posa, resistereste ad accarezzarlo?! Troppo carino, no?!
Fonte: © unsplash / Aleksandr GusevLa tua reazione?
Laureata in ingegneria e giurisprudenza, con esperienza e competenza in design, marketing digitale, social media, fotografia, lingue, gastronomia e tecnologia informatica, oggi fonde le sue passioni in un ambiente di lavoro dinamico, creativo e multiculturale. Dopo 10 anni come Area Manager e responsabile editoriale presso il sito web Receitas sem Fronteiras (Webedia Group e Groupe SEB) continua ad avere un obiettivo unico: fornire contenuti positivi, semplici e utili che aiutino, intrattengano e coinvolgano il pubblico.